La zona denominata Delta del Po copre aree considerate tra le più produttive e ricche in biodiversità poiché possiede la più vasta estensione di zone umide protette d’Italia, aree d'eccezionale valore ecologico.
E’ un territorio ricco di ambienti naturali che ospitano centinaia di specie floristiche e faunistiche infatti l’elevato numero di specie presenti è strettamente legato alla diversità degli habitat presenti, che si esprimono con forme ed adattamenti peculiari in relazione alle diverse condizioni chimico-fisiche del suolo ed alle condizioni climatiche.
E’ un territorio ricco di ambienti naturali che ospitano centinaia di specie floristiche e faunistiche infatti l’elevato numero di specie presenti è strettamente legato alla diversità degli habitat presenti, che si esprimono con forme ed adattamenti peculiari in relazione alle diverse condizioni chimico-fisiche del suolo ed alle condizioni climatiche.
La particolare geomorfologia del territorio, anche se non espressa con forme evidenti, ha permesso l’insediamento di boschi con vegetazione a foglie caduche e sempreverdi: dell’antico Bosco Eliceo, del quale si parla nei manoscritti storici, ne rimane solo un'esigua traccia sulle antiche dune del litorale ferrarese mentre nel ravvennate il bosco, d'epoca più recente, si veste di pini domestici e marittimi.
Elementi di rilievo del paesaggio del Delta sono le Valli e le Zone umide. Le Valli salmastre si sono originate per allagamento da parte delle acque di mare di territori depressi o per l’opera di trasformazione dell’uomo a fini produttivi (pesca, saline). Sono presenti piante estremamente specializzate legate alle spiagge ed alle dune (psammofile) od alle zone umide (idrofite) e loro sponde (elofite), siano esse lagune e valli salmastre (piante alofile) o paludi e prati umidi d’acqua dolce.
Accanto a queste troviamo specie adattabili, presenti ai margini dei coltivi e un gran numero di specie degli ambienti forestali, alberi, arbusti ed erbe del sottobosco e delle radure, presenti nei boschi igrofili, mesofili e xerofili.
Elementi di rilievo del paesaggio del Delta sono le Valli e le Zone umide. Le Valli salmastre si sono originate per allagamento da parte delle acque di mare di territori depressi o per l’opera di trasformazione dell’uomo a fini produttivi (pesca, saline). Sono presenti piante estremamente specializzate legate alle spiagge ed alle dune (psammofile) od alle zone umide (idrofite) e loro sponde (elofite), siano esse lagune e valli salmastre (piante alofile) o paludi e prati umidi d’acqua dolce.
Accanto a queste troviamo specie adattabili, presenti ai margini dei coltivi e un gran numero di specie degli ambienti forestali, alberi, arbusti ed erbe del sottobosco e delle radure, presenti nei boschi igrofili, mesofili e xerofili.
La fauna del Delta del Po è sicuramente uno degli elementi di maggior pregio dell'area protetta: sono note complessivamente più di 460 specie di Vertebrati.
Gli uccelli del Delta del Po costituiscono un patrimonio di straordinario valore, con oltre 300 specie segnalate negli ultimi decenni, di cui oltre 150 nidificanti e oltre 180 svernanti. Tale ricchezza lo rende la più importante area ornitologica italiana ed una delle più rilevanti d’Europa.
Questa straordinaria diversità di specie è dovuta alla grande complessità ambientale del Delta, che per molte specie rappresenta una vera roccaforte a livello europeo o nazionale, con alcune emergenze che costituiscono vere rarità di livello internazionale, come il Marangone minore, con l’unica colonia dell’Europa occidentale, la Sterna di Rüppell, con le uniche coppie nidificanti dell’intero continente, il Fenicottero, con una delle pochissime colonie europee.
Gli uccelli del Delta del Po costituiscono un patrimonio di straordinario valore, con oltre 300 specie segnalate negli ultimi decenni, di cui oltre 150 nidificanti e oltre 180 svernanti. Tale ricchezza lo rende la più importante area ornitologica italiana ed una delle più rilevanti d’Europa.
Questa straordinaria diversità di specie è dovuta alla grande complessità ambientale del Delta, che per molte specie rappresenta una vera roccaforte a livello europeo o nazionale, con alcune emergenze che costituiscono vere rarità di livello internazionale, come il Marangone minore, con l’unica colonia dell’Europa occidentale, la Sterna di Rüppell, con le uniche coppie nidificanti dell’intero continente, il Fenicottero, con una delle pochissime colonie europee.